Lo-li-ta.

Pubblicato nel 1955, suscitò presto scandalo nella Parigi dell’ epoca: Lolita, un romanzo che tratta contenuti scabrosi di un rapporto pedofilo e incestuoso, ha una carica erotica che va oltre i romanzetti attuali. Lo stile di scrittura sofisticato  di Nabokov lo ha reso un gran capolavoro, trasposto anche nell’ omonimo film del mio regista preferito: Stanley Kubrick.

Assolutamente da leggere e da vedere.

“Lolita, luce della mia vita, fuoco dei miei lombi. Mio peccato, anima mia. Lo-li-ta: la punta della lingua compie un percorso di tre passi sul palato per battere, al terzo, contro i denti. Lo. Li. Ta.
Era Lo, semplicemente Lo al mattino, ritta nel suo metro e quarantasette con un calzino solo. Era Lola in pantaloni. Era Dolly a scuola. Era Dolores sulla linea tratteggiata dei documenti. Ma tra le mie braccia era sempre Lolita.
Una sua simile l’aveva preceduta? Ah sì, certo che sì! E in verità non ci sarebbe stata forse nessuna Lolita se un’estate, in un principato sul mare, io non avessi amato una certa iniziale fanciulla. Oh, quando? Tanti anni prima della nascita di Lolita quanti erano quelli che io avea quell’estate. Potete sempre contare su un assassino per una prosa ornata.
Signori della giuria, il reperto numero uno è ciò che invidiarono i serafini, i malinformati, ingenui serafini dalle nobili ali. Guardate questo groviglio di spine…”

Vladimir Nabokov-Lolita

« Lolita, light of my life, fire of my loins. My sin, my soul. »
Jumanjii

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